Firenze – Sotto il peso degli scandali il 73enne svizzero Joseph Blatter ha rassegnato le
dimissioni da presidente del calcio mondiale. Le sconvolgenti vicende che stanno affondando il
football internazionale hanno suggerito alla Fondazione Artemio Franchi – scomparso nel 1983,
dopo essere stato alla guida della Federazione italiana, dell’UEFA e della vice presidenza della
FIFA – di far sapere che condanna duramente lo sport più popolare dell’universo a causa degli
scandali che lo hanno investito.
“Artemio Franchi si sta rivoltando nella tomba davanti ai recenti fatti del calcio. Il fattore che
oggi accomuna i massimi vertici del movimento nazionale ed internazionale – afferma
Francesco Franchi presidente della Fondazione intitolata al padre – è contaminato dalla
disonestà. Personaggi che guidano il calcio che si lasciano accusare di razzismo, sessismo, frodi
sportive e quant’altro“.
“Siamo lontani anni luce – prosegue Francesco Franchi – dai valori che mio padre aveva
sostenuto nella sua attività ai vertici di FIGC, UEFA e FIFA. Parlo dei valori legati a uno sport
governato dall’etica, dai gesti di fair play e non dagli scandali. Tre i semplici principi che hanno
regolato la sua vita : identità, integrità e indipendenza”.
“Oggi viviamo un calcio dove gli interessi economici risultano preponderanti – conclude
Francesco Franchi – trattandosi della prima industria del paese e non solo, senza che nessuna
politica sportiva rivolga più attenzione ai valori umani ed è quindi impensabile che anche i
mandati istituzionali possano durare per tempi così lunghi, favorendo l’istaurarsi di meccanismi
e politiche clientelari e di corruzione, come testimoniano senza voler generalizzare, i continui
episodi verificatesi non solo nella recente settimana, ma anche negli ultimi tempi. Blatter?. Si
apprezza il fatto che abbia fatto un passo indietro, anche se in ritardo”.