La Fondazione Artemio Franchi condanna il calcio moderno: “Un mondo che ha perso i valori”

“Artemio Franchi si sta rivoltando nella tomba davanti ai recenti fatti del calcio. Il fattore che
oggi accomuna i massimi vertici del movimento nazionale e internazionale è contaminato dalla
disonestà. Personaggi che guidano il calcio che si lasciano accusare di razzismo, sessismo, frodi
sportive, e quant’altro. Siamo lontani anni luce dai valori che Artemio Franchi aveva sostenuto
nella sua attività ai vertici di FIGC, UEFA e FIFA. Parlo dei valori legati a uno sport governato
dall’etica, dai gesti di fair play e non dagli scandali. Tre i semplici principi che hanno regolato la
sua vita: Identità, Integrità e Indipendenza.” Lo afferma Francesco Franchi, presidente della
Fondazione intitolata al padre, che opera nel ricordo del massimo dirigente italiano scomparso
nel 1983 dopo aver guidato la Federazione italiana, l’UEFA e aver ricoperto l’incarico di vicepresidente
della FIFA. “Oggi viviamo un calcio dove gli interessi economici risultano
preponderanti, trattandosi della prima industria del Paese e non solo, senza che nessuna politica
sportiva rivolga più attenzione ai valori umani- aggiunge Francesco Franchi – ed è quindi
impensabile che anche i mandati istituzionali possano durare per tempi così lunghi, favorendo
l’istaurarsi di meccanismi e politiche clientelari e di corruzione, come testimoniano senza voler
generalizzare, i continui episodi verificatesi non solo nell’ultima settimana ma anche negli
ultimi tempi. Blatter? Si apprezza il fatto che abbia fatto un passo indietro, anche se in ritardo”.
Fonte: FONDAZIONE ARTEMIO FRANCHI