Al Museo del calcio premiati i partecipanti al progetto “Il calcio giovanile come strumento di educazione e formazione”

Si è tenuta sabato 13 maggio al Museo del Calcio di Firenze la cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione al progetto “Il calcio giovanile come strumento di educazione e formazione”, alla presenza, tra gli altri, di Franco Torrini (segretario generale della Fondazione Franchi), Maria Federica Giuliani (presidente della Commissione sport e cultura del Comune di Firenze) e Paolo Mangini (presidente del Comitato Regionale Toscano FIGC). Il progetto – promosso dalla Fondazione Artemio Franchi in partenariato con l’Assessorato alla Sport del Comune di Firenze ed il Settore Giovanile e Scolastico FIGC – si è articolato in un percorso educativo e formativo che ha coinvolto 80 genitori, istruttori e dirigenti di cinque realtà calcistiche fiorentine: Dlf Calcio (Quartiere 1), Sancat (Quartiere 2), Audace Galluzzo (Quartiere 3), Audace Legnaia (Quartiere 4) e Laurenziana-Atletica Castello-Rifredi 2000 (Quartiere 5).  Gli incontri tenuti presso le società calcistiche  – con la consulenza di Claudia Valiani Renzetti (counselor della Fondazione Artemio Franchi) e di Sara Binazzi (psicologa dell’equipe psicopedagogica del Settore Giovanile Scolastico della FIGC) – hanno voluto aprire una riflessione e un confronto su tematiche inerenti al percorso sportivo in un’ottica etica e formativa, rafforzando la rete società-famiglia necessaria al benessere dei ragazzi e stimolando la formazione di testimonial all’interno degli adulti di riferimento che siano poi in grado di trasmettere nel loro ambiente quanto acquisito. Durante gli incontri sono stati inoltri approfonditi i valori dello sport e la conoscenza di strumenti quali la Carta Etica dello Sport della Regione Toscana, la Carta dei Diritti dei Bambini messa a disposizione dalla FIGC sulla base della Convenzione sui diritti del fanciullo (New York  20/11/1989), la Carta dei Diritti dei Ragazzi allo Sport (Commissione Tempo Libero O.N.U. – Ginevra 1992).

 “Siamo contenti del successo riscosso dall’iniziativa che è in linea con la vocazione etica della nostra Fondazione, che continua ad operare per la salvaguardia dei valori che riguardano lo sport, e in particolare il calcio e i giovani”, ha detto Franco Torrini, segretario generale della Fondazione Artemio Franchi che ha portato i saluti di Francesco Franchi, presidente della Fondazione, assente per impegni di lavoro all’estero.  “Una collaborazione con uno scopo comune per aumentare e promuovere la cultura sportiva nelle società e che ha in quegli adulti che stanno intorno ai ragazzi dei punti di riferimento – ha aggiunto Paolo Mangini, presidente del Comitato Regionale Toscano FIGC – La famiglia e, di volta in volta, le varie agenzie educative, come le società sportive, devono avere un linguaggio comune, un linguaggio educativo. L’attività formativa in Toscana è forte ma bisogna tendere al meglio e dato che le scuole calcio sono un’agenzia formativa sul territorio abbiamo tentato un percorso che raggruppi famiglia, dirigenti e allenatori per riflettere su alcune tematiche che vanno a incidere sui ragazzi. La scuola calcio ha una valenza educativa e tutto tondo. Lo sport è un mezzo di formazione per diventare bravissimi atleti e a bravissimi cittadini e ci siamo quindi sforzati di affrontare con i ragazzi le problematiche presenti nella società. Cercheremo di esportare a livello nazionale questo progetto così radicato nel territorio, mi fa piacere che ci sia stato il coinvolgimento dei quartieri e cercheremo di coinvolgere altre società. Un ringraziamento anche alle due docenti Binazzi e Renzetti”. Soddisfatta per l’esito del progetto anche la presidente della Commissione cultura e sport Maria Federica Giuliani: “Si conferma la preziosa collaborazione istituzionale che, fin dalla nascita trent’anni fa a Palazzo Vecchio, vede il Comune di Firenze e la Fondazione Artemio Franchi portare avanti, insieme, i valori del grande dirigente sportivo che ha incarnato e fatto la storia del calcio. Mai come oggi vi è l’urgenza di continuare questa sinergia preziosa perché nel calcio, come nella vita, la partita va giocata insieme, ognuno facendo la sua parte. Ed è sul campo che si impara a dialogare, a rispettarsi, a lavorare insieme per raggiungere la vittoria. Ringrazio la Federazione per farsi promotrice di questi preziosi incontri e rendere il mondo del calcio sempre più preparato ad accogliere per i tanti ragazzi e le tante ragazze che amano questo sport. Un impegno – conclude la presidente Giuliani – che ci vede collaborare con le tante società sportive che si impegnano sul territorio senza risparmiarsi e che rappresentano il tessuto sociale e sportivo di cui, con orgoglio, è ricca la nostra Firenze”.

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