Sembrava una battaglia persa dopo che una società di calcio ci aveva provato ma poi si era stata costretta a rinunciare. Ma la madre di un bambino autistico non si è arresa. Voleva vedere ancora gli occhi di suo figlio illuminarsi mentre giocava a pallone, voleva che anche lui avesse diritto allo sport, alla vita sociale come tutti gli altri bambini. E alla fine mamma e bambino, insieme all’Acu Grignano, società di Prato che ha accolto e inserito il piccolo nella scuola calcio, hanno vinto.
Una vittoria da festeggiare insieme con tutti i dirigenti, tecnici, volontari e ragazzi della società, con il presidente del Comitato regionale LND Paolo Mangini, con il vicepresidente CRT e presidente del Coni di Prato Massimo Taiti, con il delegato Figc di Prato Maurizio Falco, con il segretario della delegazione Roberto Querci, con il sindaco di Prato Matteo Biffoni e la presidente del consiglio comunale Ilaria Santi oltre alla psicologa Fabiana Carosella.
“Sono stati meravigliosi e ora a Grignano si allena, ha imparato a stare in un gruppo e a seguire le regole. Con mio figlio siamo orgogliosi di questa maglia e non posso che ringraziare tutti, dal presidente Gori agli altri bambini”.
E così il pomeriggio del 1 marzo la grande festa per condividere questa conquista dopo che la madre ai dirigenti del Grignano ha spiegato la situazione, dopo che la madre ha temuto che il Grignano non avrebbero accettato un ragazzo autistico. Ma quando il Grignano ha detto di sì e ha messo in campo tutte le sue forze di umanità, di sensibilità, di gioco di squadra, di cultura, di sorrisi e di abbracci, ecco il grande risultato, ecco una vera,.