La cerimonia dell’XI premio di laurea

Le parole più sentite sono arrivate dal Presidente del Coni Giovanni Malagò. “Artemio Franchi è uno dei padri della patria, una di quelle persone a cui il mondo dello sport deve dire grazie. Ad esempio, vorrei invitare tutti a riflettere su quali altri Paesi del Mondo possano vantare due stadi intitolati a una stessa persona.
In Italia ci sono due stadi intitolati alla figura di Artemio Franchi.

Ed è quindi importante che questo Premio di Laurea vada avanti, perché i giovani si ricordino di questa bella figura del nostro calcio”.
Il n. 1 dello sport italiano ha così aperto la cerimonia di premiazione dell’XI edizione del Premio di Laurea Artemio Franchi, andata in scena lo scorso mercoledì 2 dicembre nella solenne cornice del Salone d’Onore del Coni di Roma, ricordando la straordinaria figura di Artemio Franchi, e definendo la Fondazione a lui intitolata un autentico “patrimonio morale dello sport italiano”.
Il Premio di Laurea Artemio Franchi, promosso dalla Fondazione Artemio Franchi e, ormai storicamente, dalla Lega Italiana Calcio Professionistico, ha riscosso anche per questa edizione un grande successo, sia per una partecipazione qualitativamente importante, sia per i temi di forte attualità sui quali sono stati incentrati i lavori di tesi.
La tesi vincitrice dell’XI Premio di Laurea Artemio Franchi è stata quella di Giacomo Bartolini, laureatosi presso la Facoltà di Economia dell’Università del Sacro Cuore di Milano con un lavoro dal titolo “L’applicazione delle regole del financial fair play alle società di calcio nella prospettiva europea. Analisi di bilancio e considerazioni critiche”. “Sono oggi un po’ emozionato – ha ammesso il vincitore prima di ritirare il Premio – Sia perché ci troviamo in questa prestigiosa Sala che è la sede più importante dello sport italiano, sia per la presenza di tante autorità importanti del mondo sportivo oggi presenti”. Al secondo posto si è classificato Andrea Bonacini con la tesi “Vincere o guadagnare? Organizzazione e strategie dei settori giovanili delle società di calcio di Seria A”; terzo classificato il fiorentino Marco Zwingauer, con “Il rapporto di lavoro con le società sportive dilettantistiche”. Tra le 24 tesi pervenute, la Commissione Esaminatrice ha ritenuto meritevoli di segnalazione i contributi di Massimo Schirinzi (“L’accordo collettivo dei calciatori professionisti: profili di diritto sindacale e problematiche recenti”), di Mirco Zardini (“La gestione delle società di calcio professionistiche attraverso la lettura dei bilanci”) e di Claudio Druetta (“L’introduzione del fair play finanziario: analisi comparata a livello europeo”.
La cerimonia di premiazione delle tesi vincitrici è stata introdotta dagli interventi di Paolo Fanfani (in rappresentanza dell’Università di Firenze) e di Giambattista Negretti (componente della Commissione Scientifica Esaminatrice del Premio di Laurea nonché relatore della tesi vincitrice”.
“E’ questo un Premio che vuole onorare il ricordo di un grande uomo di calcio, al quale anche la Lega Professionisti deve molto” ha affermato il Commissario Straordinario della Lega Pro Tommaso Miele. “Artemio Franchi è un personaggio che non può essere dimenticato – ha aggiunto l’ex presidente della Lega Pro e della FIGC Giancarlo Abete, oggi Soprintendente dell’Osservatorio Premio di Laurea – e fa piacere che ad ogni edizione il suo ricordo venga onorato con i lavori di tesi di eccellenti studenti delle nostre università”.
“Il mio ringraziamento va alla Lega Pro che ad ogni edizione ci supporta con convinzione nell’organizzazione di questa iniziativa – ha aggiunto Francesco Franchi, presidente della Fondazione Artemio Franchi – Con il Premio di Laurea vogliamo aiutare i giovani studenti a crescere, a maturare e a portare anche nel mondo dello sport le testimonianze dei loro lavori di tesi, ed è per questo che sono già allo studio preziose sinergie con l’USSI Unione Stampa Sportiva Italiana e con il Centro Tecnico di Coverciano al fine di fornire ai nostri premiati occasioni per parlare dei temi affrontati nei loro studi”.
Alla cerimonia sono intervenuti, tra gli altri, il Segretario Generale del Coni Roberto Fabbricini e il Direttore Generale della FIGC Michele Uva.

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