E’ stata definita una serata storica la cerimonia nel salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio durante la quale è stato svelato il progetto vincitore del concorso internazionale per la riqualificazione dello stadio di Pier Luigi Nervi e intitolato ad Artemio Franchi.
Una serata che dopo la sfilata di campioni del calcio, vertici tecnici e dirigenziali dello sport azzurro e della Fiorentina, oltre a cattedratici e addetti ai lavori, ha visto un raggiante Dario Nardella, sindaco di Firenze, avvertire che, pur tra una discussione l’altra, ora c’è da rimboccarsi le maniche. Prima però i ringraziamenti: “Sono tante le persone da ringraziare. La giuria internazionale, di livello altissimo e indiscutibile e il ministero dei Beni culturali con il quale abbiamo ottenuto il finanziamento che ci permetterà di realizzare il nuovo stadio che dovrà rispettare i tempi stabiliti dall’Europa. I lavori dovranno iniziare entro il 2023 – ha aggiunto Nardella- e finire nel 2026. Ringrazio la Fiorentina che ha avuto pazienza e si è dimostrata disponibile: ci metteremo subito al lavoro con loro per vedere i dettagli del progetto. E ringrazio tutte le Istituzioni che ci hanno sostenuto, perché non saremmo arrivati fino a qui senza lo spirito di squadra: penso alla Fondazione CR Firenze, a Intesa San Paolo, alla Figc e al Coni. Tutti i progetti erano belli, non mancheranno i dibattiti sui vari progetti, dubito che i fiorentini si troveranno d’accordo ma sono rimasto convinto dell’eleganza e sobrietà del progetto vincitore perché Firenze non è mai troppo, ha sempre la giusta misura. E’ un progetto che valorizza la storia del Franchi, che si inserisce bene nel quartiere e mi è piaciuto il riferimento alla energia, alla sostenibilità ambientale, e alla fattibilità, importante perché questo progetto dobbiamo realizzarlo entro il 2026. Sarà uno stadio che potrà essere utilizzato tutti i giorni”.
Applausi a non finire da un salone gremito che ha pazientemente aspettato la proclamazione del vincitore ascoltando prima il Presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori, Fabrizio Paschina, Executive Director Comunicazione e Immagine Intesa Sanpaolo, il ct Mancini che interveniva sulla guerra in Ucraina e ovviamente sulla nazionale italiana, che ha seguito gli utili e pertinenti pareri di Claudia Conforti professoressa dell’Università di Tor Vergata Roma, di Stefania Fanfani dirigente dell’urbanistica del Comune di Firenze. Prima della proclamazione del vincitore, sull’enorme display montato nel salone, sono scorsi i primi 4 progetti. Prima dei successivi 4 ecco l’intervento di Giovanni Malagò, presidente del Coni, che ha applaudito la scelta di tutelare il monumento storico che godrà dei fondi del Pnrr anche se il mondo dello sport, su questo tema – ha sottolineato Malagò – sembra essere stato posto in secondo piano. A dar man forte è accorso il presidente Figc Gabriele Gravina che ha rimarcato l’importanza del tema delle infrastrutture nello sport, ambito dove c’è tanto terreno da recuperare. E dove un’iniziativa come quella di riqualificare il Franchi rappresenti un grande punto di forza per l’italia candidata ad ospitare gli Europei del 2032.
Sono scorsi poi gli altri 4 progetti finalisti per continuare con una carrellata sui campioni viola da quelli del primo e secondo scudetto salutati dall’intervento di Picchio De Sisti seguito dagli interventi di Batistuta e Antognoni con i loro ricordi e con la loro dichiarazione di amore eterno per Firenze e la Fiorentina e anche per il Franchi che verrà, il Franchi rimesso a nuovo con il suo pubblico eccezionale. Dopo il commosso applauso per Davide Astori a salire sul palco è stato il dg viola Joe Barone che ha esaltato il Viola Park ma non il nuovo Franchi. Michele Uva, dirigente Uefa ha invece sottolineato l’importanza che sia il Comune a investire sulla struttura per poi tra anni raccogliere i frutti di questa scelta.
E finalmente sono stati rivelati progettisti e progetti sottolineando che il quello vincitore ha saputo integrare gli spazi urbani riqualificando la zona del Campo di Marte e potenziando con modernità il Franchi. Proprio a Joe Barone è toccato il compito di leggere la classifica che però era scritta troppo in piccolo e che, tra l’imbarazzo generale, è stata rimbalzata ai bravissimi conduttore e conduttrice targati Sky. Quindi la proclamazione del gruppo vincitore rappresentato sul palco dall’architetto Filippo Minora dello studio Arup Italia progettista David Hirsch.
Breve la sua descrizione del Franchi rivisitato che avrà una copertura leggera e sottile che lievita sopra lo stadio ma con un profilo basso, orizzontale. Che lascia spazio alla torre di maratona e alla copertura delle tribuna sempre progettate da Nervi, una copertura fotovoltaica che raccoglie energia elettrica e acqua piovana per l’irrigazione e un parco per l’ambiente circostante. Quindi le immagini sul megaschermo di quello che sarà lo stadio e una parte di Firenze pronti per una Fiorentina sempre più forte.
“Non mancheranno i dibattiti sui vari progetti, dubito che i fiorentini si troveranno d’accordo ma sono rimasto convinto dell’eleganza e sobrietà dello stadio perché Firenze non è mai troppo, ha sempre la giusta misura. E’ un progetto che valorizza la storia del Franchi, che si inserisce bene nel quartiere e mi è piaciuto il riferimento alla energia, alla sostenibilità ambientale, e alla fattibilità perché poi dobbiamo farlo entro il 2026”
In questo link i rendering, i video e la scheda tecnica del progetto vincitore
Foto: ufficio stampa comune di Firenze
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Maurizio Fanciullacci