Franchi, ieri oggi e domani, A Firenze Il calcio che vuole cambiare imparando da Artemio

Una tre giorni guardando al passato per precorrere un urgente futuro. Una tre giorni nella viva attualità di Artemio Farnchi per celebrare i simbolici 100 anni della nascita ma anche e soprattutto per scrivere una nuova pagina del calcio italiano, calcio come sport, calcio nella sua fenomenologia culturale, sociale, etica. E’ su questa nouvelle vague del pallone italiano che Francesco Ghirelli – presidente della Lega Pro-, che Francesco Franchi – presidente della Fondazione Artemio Franchi consigliere nazionale FIGC e figlio di Artemio – che Cosimo Guccione assessore allo sport di Palazzo Vecchio hanno insisto nel presentare “Franchi ieri, oggi e domani. 100 anni dalla nascita di Artemio Franchi” dal 2 al 4 aprile nei luoghi simboli di Firenze. Una tre giorni di intensi appuntamenti con una marcata connotazione di cultura, di sentimento, di voglia di una nuova politica sportiva, una tre giorni ai più alti livelli che vedrà, oltre a una nutrita partecipazione di studenti, anche e soprattutto il contributo di chi il calcio lo governa in ambito nazionale e mondiale. Proprio perché la sua grandezza è stata e continua a essere la naturale capacità di anticipare i tempi, Artemio Franchi oggi è più che mai moderno e attuale, è una delle parti più belle della storia di Firenze e nel calcio rappresenta la geniale, spontanea, appassionata innovazione. Mai come oggi, dopo la terribile delusione dell’eliminazione della Nazionale dai Mondiali, è necessario ripartire proprio dai suoi insegnamenti per rilanciare tutto il calcio, da quello dei giovani a quello dei supercampioni.

“Proprio l’attualità di Artemio Franchi – ha sottolineato Francesco Ghirelli, Presidente della Lega Pro – proprio il suo incrocio continuo tra una dimensione territoriale e una internazionale, proprio la sua dimensione e le sue idee di dirigente innovatore ci possono dare una mano per lavorare sulla riforma del calcio ragionando a sistema, a partire dai settori giovanili. In questa tre giorni a lui dedicata continuamente si incroceranno passato, presente e futuro. E così cominceremo domani, sabato, alle 12 inaugurando nel cortile di Michelozzo la mostra che poi sarà museo nella sede della Lega Pro. Continueremo domenica con una celebrazione nella basilica di Santa Croce e con una commemorazione in occasione del prepartita di Fiorentina-Empoli nello stadio a lui intitolato come intitolato a lui è lo stadio di Siena dove Artemio Franchi sarà ricordato la settimana dopo. Quindi lunedì in Palazzo Vecchio da Giancarlo Abete – presidente LND – a Gianni Infantino Presidente FIFA – sarà affrontato il tema dell’innovazione nel calcio ispirandosi ad Artemio Franchi ”.

Per Francesco Franchi, figlio di Artemio, questo ricordo è un motivo di orgoglio: “Constatare tutto l’affetto che circonda ancora il nome di mio padre scalda il cuore a me, a mia sorella Giovanna e a tutta la mia famiglia. Questi giorni che sono dedicati a lui ci riempiono di emozione e ringrazio davvero tutti, a partire dalla Lega Pro, che hanno lavorato alacremente per realizzare questa serie di eventi. Papà mi manca due volte: come figlio, ovviamente, e come dirigente sportivo. Perché dopo il disastro dell’Italia a Palermo, oggi più che mai c’è bisogno delle riforme per ripartire. Dopo le delusioni patite nel 1962 e 1966 con la nostra nazionale che partecipò ai mondiali ma non con i risultati attesi, il calcio con mio padre trovò la forza di cambiare, di diventare sempre più forte fino alla vittoria mondiale del 1982. Questa esclusione è da vivere come una seria riflessione sulla riforma indispensabile per costruire il futuro. Una riforma profonda, etica, tecnica e strutturale. Non basta spostare squadre da un campionato a un altro, non si può far diventare i nostri giovani dei centometristi, bisogna insegnare il pallone e insegnare a controllare lo stress e sviluppare l’amore per l’allenamento, rivedere l’attività dei procuratori, riflettere sui campionati giovanili. Da un male può nascere un bene”.

Conclude Cosimo Guccione, Assessore allo Sport del Comune di Firenze: “Saranno 3 giorni importanti e ricchi di avvenimenti che ricorderanno Artemio Franchi come merita. La sua figura dimostra come sia importante avere dirigenti capaci e lungimiranti come lui. Bisogna avere la memoria del passato per andare avanti. Sono emozionato di partecipare a questo magnifico evento, che permetterà di scoprire anche l’uomo Franchi, meno conosciuto”.

Maurizio Fanciullacci

 

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