Sport e cultura insieme nell’attualità dello sport e nell’attualità della cultura. Sport e cultura insieme con il XIV Premio di Laurea “Artemio Franchi” che ha visto la sua fase conclusiva nel Salone d’Onore del Coni dove sono stati premiati i gli autori di quasi un centinaio di tesi di laurea sul mondo dello sport e in particolare del calcio. Elaborati giudicati ottimi per argomenti trattati e capacità compilative, tutti focalizzati su temi di stringente attualità dal punto di vista atletico, giuridico e sociale. Emblematico è il lavoro di Cecilia Frediani che con la con la tesi dal titolo “Nuovo Artemio Franchi di Firenze: progetto di recupero e valorizzazione dello stadio di Pier Luigi Nervi con soluzioni integrate per il comfort termico e visivo” ha raccolto applausi e complimenti. Frediani, che ha frequentato il corso di Ingegneria Edile – Architettura al Politecnico di Milano, ha focalizzato il suo elaborato proprio sullo stadio di Firenze, intitolato ad Artemio Franchi, inquadrandolo nel contesto italiano, contesto caratterizzato da una costellazione di infrastrutture sportive spesso inadatte a rispondere ai requisiti odierni di fruibilità e funzionalità.
Per Frediani il tema del recupero degli stadi assume i caratteri di una sfida di grande attualità. In quest’ottica, il caso dello stadio di Pier Luigi Nervi, costruito negli anni ’30 del Novecento, rappresenta un episodio emblematico di tale fenomeno: un’architettura sportiva un tempo all’avanguardia, ora non più adatta a rispondere alle esigenze della contemporaneità.
Così Frediani ha illustrato il suo lavoro durante le premiazioni del Premio di Laurea Artemio Franchi: “Da sempre campo privilegiato di sperimentazione di processi e tecnologie innovative, la tipologia dello stadio intesa come infrastruttura sportiva rappresenta il punto di convergenza di molteplici istanze, poiché dotato di programmi funzionali altamente specializzati, articolati e complessi. Il confronto con la tematica del recupero di un’architettura sottoposta a disposizioni di tutela artistica e storica aggiunge un ulteriore strato di complessità. Paradigma di definizione del progetto è il tema della fruibilità del luogo non solo in occasione delle partite, ma durante l’intero arco della settimana. Le scelte progettuali sono orientate a rendere lo stadio un potente catalizzatore sociale, incentivando la partecipazione della comunità e favorendo la costruzione di una collettività più solida e coesa, tanto sul piano sportivo quanto su quello civico. I nuovi spazi all’interno della struttura sono pensati per vivacizzare quotidianamente l’infrastruttura, attraverso l’istituzione del Museo della Fiorentina, lo store ufficiale, una biblioteca con aule dedicate allo studio, nonché spazi destinati a spettacoli ed eventi culturali.
L’intervento si pone inoltre l’obiettivo di rispondere alla problematica ambientale, attraverso una serie di strategie progettuali che prevedono l’impiego del legno come principale materiale strutturale, scelta atipica per una costruzione di tale portata. Un’attenzione particolare viene inoltre posta ai moderni standard di comfort degli utenti, che risultano un elemento chiave per la definizione del sistema copertura e della sua tecnologia.
La presente tesi si propone quindi di operare nell’unione di architettura e ingegneria, ponendo particolare attenzione all’esperienza dello stadio e rispondendo alle esigenze di tutela e valorizzazione, attraverso interventi che siano funzionali e in sintonia con i valori identitari dell’opera di Pier Luigi Nervi”
Nella foto: tavola di presentazione gentilmente concessa da Cecilia Frediani
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