Il successo dei play off e della finale tra Palermo e Padova come trampolino di lancio per una Lega Pro proietta nel futuro e con le nuove generazioni. Per un rinnovamento che a partire da una nuova formula del campionato punti su un calcio che emozioni, che sia sempre più condivisibile attraverso social e nuovi mezzi di comunicazione. E’ chiaro e incisivo il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, durante la conferenza stampa di chiusura del Campionato di Serie C 21/22: “I Play Off si confermano un format vincente, ora dobbiamo lavorare ad una nuova formula del Campionato che intercetti il mondo dei giovani e i loro linguaggi”.
Snocciolando cifra dopo cifra i dati dei Play Off, con le emozioni che hanno riacceso, dimostrano una crescente passione verso il prodotto Serie C.
La gara di ritorno Palermo – Padova è stata la più vista nella storia del calcio della Lega Pro con quasi 34mila presenze al Barbera, e milioni di tifosi collegati dall’Italia e dal mondo, da Palermo a New York. Il match è stato seguito da circa 1,5 milioni di tifosi, sintonizzati per la prima volta su Rai2, con la partita ritrasmessa nel mondo da Rai Italia. I dati su Sky hanno fatto registrare più di 132mila AMR e 420mila REACH. Su Eleven il dato dei Play Off si è impennato rispetto alla regular season, con +72% di spettatori. La finale ha avuto carattere mondiale: a New York, il Ribalta di Manhattan si è vestito dei colori della Lega Pro, con il ‘watch party’ seguito dai tifosi italiani, capitanati per l’eccezione dai Presidenti del Cesena Robert Lewis e John Aiello.
“Questi dati ci devono far riflettere, sono replicabili” prosegue Francesco Ghirelli. “Questo è l’anno giusto per cambiare la formula del Campionato coniugando la tradizione del calcio dei Comuni d’Italia con l’innovazione. Dobbiamo prendere il meglio di una serie di esperienze anche internazionali, proporre un cambiamento e condividerlo con tutti i passaggi necessari. Questo è un pezzo del cambiamento che deve far parte di una riforma più complessa. Nuova formula del Campionato, impiego dei giovani in campo e riqualificazione degli stadi sono tre asset per noi irrinunciabili. Dobbiamo riuscire a tenere insieme la dimensione dei piccoli con esperienze da Supe Bowl, la cultura del territorio con l’evento con l’emozione del grande evento”.
Maurizio Fanciullacci