La fuga dallo sport e soprattutto dalle società sportive, l’abbandono scolastico, la diminuzione della natalità, la scarsa capacità comunicativa fra giovani generazioni e chi organizza l’attività sia a livello locale che nazionale. È su questi temi di stringente attualità e riguardanti numerosi aspetti della realtà sportiva, con particolare attenzione a quella di base, che giovedì sera nella Sala “Valitutti” della Fondazione Museo del Calcio di Coverciano, si è focalizzato l’incontro in occasione della presentazione del libro “E’ il futuro che pilota il presente”, scritto da Roberto Ghiretti, CEO SG Plus, insieme a Roberto Lamborghini e a Nicola Pongetti. Un volume pubblicato nel 2021, anno in cui SG Plus Ghiretti & Partners ha festeggiato il suo ventennale.
Davanti a una folta platea di dirigenti di società, di presidenti di comitati regionali delle varie Federazioni, Ghiretti con Francesco Franchi – Consigliere Nazionale FIGC e presidente della Fondazione Artemio Franchi – e con Simone Cardullo – Presidente CONI Toscana – hanno analizzato i trend e le trasformazioni che stanno coinvolgendo la società civile e le giovani generazioni illustrando poi come si stia modificando la pratica motoria a livello di domanda e di sviluppo di nuove discipline.L’incontro – moderato dal giornalista Giampaolo Marchini, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Regione Toscana – si è concentrato sulla problematica, sempre più reale e sempre più numericamente importante, dei giovani che abbandonano le società sportive.
I relatori si sono confrontati sul ruolo centrale che la società moderna sportiva può e deve avere nel proprio territorio, stringendo sinergie e relazioni con le Pubbliche Amministrazioni, con le aziende, con il mondo della scuola e con le Federazioni stesse, concordando tutti con l’affermazione di Ghiretti: “Lo sport oggi si conferma la più potente rete sociale presente nel nostro paese”.
Una rete sociale che rischia di avere maglie inadeguate, ha sottolineato Francesco Franchi: “Non posiamo parlare ai giovani con il linguaggio dei vecchi. E dobbiamo rivolgerci anche alle famiglie, alle amministrazioni locali e nazionali. Dobbiamo fare un fronte comune per capire i cambiamenti che riguardano lo sport, per capire come i giovani vivono gli eventi sportivi, che ruolo hanno i social, che rapporto ci sia sul territorio tra assenza di società sportive e disagio giovanile. Per le Federazioni è arrivato il momento di cambiare, dobbiamo rivisitare la cultura sportiva”.
Anche Simone Cardullo ha insistito del ruolo delle società intese come agenzie educative e come sia importante ripartire, anche dopo i duri anni della pandemia, tenendo presente le diversità sociali, insistendo in particolare sui piccoli centri.
Ghiretti ha ribadito: “La pandemia non lascerà macerie, perché lo sport ha retto come veicolo sociale importante. Ma devono cambiare le strategie e le attitudini delle società sportive, proprio come cambia lo sport. Le Federazioni devono essere artefici del cambiamento Se si cambia, si cresce. Risulta quindi necessario stimolare dei patti e delle alleanze educativi. Lo sport è un antidoto a tutti i malesseri sociali: la società deve essere strumento di realizzazione delle politiche sociali”.
Franco Morabito, presidente USSI Toscana, ha chiuso con un commento:” Aiutiamo le Società a crescere in un mondo ce cambia, soprattutto noi Media. Investiamo anche nell’aggiornamento dei dirigenti sportivi. Ringrazio sempre Roberto Ghiretti per l’attualità dei temi trattati e per le soluzioni brillanti proposte in questi decenni di lavoro nello sport”.
Il libro è edito da Kriss Editore.
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Maurizio Fanciullacci